Impianti dentali, implantologia, carico immediato, all on four, all on six, flapless… Con tutti questi termini è normale avere alcuni dubbi sul mondo degli impianti dentali. Per orientati in questa branca dell’odontoiatria abbiamo scritto questo articolo: troverai le risposte alle domande più comuni sull’argomento.
Cos’è un impianto dentale?
È un dispositivo odontoiatrico che sostituisce un dente mancante. È formato da una radice artificiale in titanio altamente biocompatibile e da una protesi che assomiglia in tutto e per tutto alla corona di un dente naturale.
Cos’è l’osteointegrazione?
Il termine osteointegrazione si riferisce al legame strutturale e funzionale che si crea tra l’osso e l’impianto in titanio che in esso è stato inserito. Richiede un periodo che va dai 3 ai 6 mesi.
Nel caso di un impianto a carico immediato, è possibile riavere denti fissi in 24 ore, sia un singolo dente, sia un’intera arcata. Al giorno d’oggi è possibile effettuare il carico immediato nella maggior parte dei pazienti.
Quanto dura l’intervento?
La maggior parte dei pazienti tende a pensare che un’operazione di implantologia debba durare ore. Non è sempre così! Per inserire un impianto dentale singolo il tempo richiesto è di meno di 30 minuti di media. La durata poi varia a seconda della necessità di interventi collaterali, o in presenza di situazioni particolari.
In situazioni ottimali è spesso possibile inserire gli impianti senza necessità di praticare tagli e suture, grazie al metodo flapless. Questo garantisce una guarigione più rapida e dolore post operatorio praticamente nullo.
Fino a che età si può affrontare un intervento di implantologia dentale?
Non ci sono limiti di età per sottoporsi ad un intervento di implantologia dentale. Studi clinici hanno dimostrato che non ci sono differenze per quanto riguarda il processo di osteointegrazione e il successo degli impianti dentali tra pazienti anziani e pazienti giovani.
È sconsigliato, però, ricorrere agli impianti dentali in pazienti al di sotto dei 18-20 anni, essendo questi ultimi ancora in fase di crescita ossea.
Che percentuale di successo hanno gli impianti dentali?
Le percentuali sono in media tra il 97 e il 99%.
Questa percentuale può variare in base a:
- Quale area della bocca è stata trattata;
- Corretta programmazione dell’intervento;
- Esperienza e abilità del chirurgo;
- Qualità dei materiali utilizzati;
- Cura del paziente nel seguire le indicazioni per una corretta igiene orale e le linee guida per uno stile di vita salutare, oltre agli appuntamenti post operatori di controllo.
Gli impianti dentali sono soggetti a rigetto o patologie?
Il titanio è un materiale altamente biocompatibile, viene cioè accettato molto bene dal nostro corpo. I fenomeni di allergia o rigetto sono in percentuale così irrisoria da non comportare un margine di rischio di rilevanza clinica.
Per quali ragioni si possono perdere gli impianti dentali?
- Per mancata igiene orale da parte del paziente;
- Per perimplantite, un’infezione dei tessuti e dell’osso;
- A causa di utilizzo di materiali di scarsa qualità.
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